Ecco la recensione della fotocamera Mirrorless Sony A7 IV

Attesissima ormai da diverso tempo, la Sony Alpha 7 IV o semplicemente Sony A7 IV è arrivata sugli scaffali di tutti i negozi. Vediamo da vicino le caratteristiche e scopriamo qualche novità rispetto alla precedente, la Sony A7 III, una fotocamera che già aveva letteralmente sbaragliato il mercato delle mirrorless grazie alle due caratteristiche di altissimo livello.

Principali Caratteristiche Sony A7 IV

  • Sensore: CMOS Exmor R Full-Frame (35,9 × 23,9 mm) a 33 MP
  • Processore di immagine: BIONZ XR
  • Autofocus: AF ibrido rapido (759 punti a fase / 425 punti a contrasto)
  • Sensibilità: 100-51.200 ISO (espandibile a 50-204.800 ISO)
  • Tempi di scatto: da 30″ a 1/8.000 di secondo
  • Raffiche: fino a 10 fps in modalità Hi+
  • Display: LCD TFT da 3″ con 1.036.800 punti
  • Mirino: elettronico OLED da 0,5″ con 3.686.400 (ingr. 0,78x)
  • Video: fino a 4K @ 60 fps, fino a 600 Mbps (XAVC S-I 4K)
  • Archiviazione: 2 slot SD / CFexpress
  • Connessione: USB-C 3.2 PD, microUSB, HDMI, jack cuffie, jack microfono, foro a vite da 1/4″
  • wireless: Wi-Fi 802.11 n (2,4 / 5 GHz), Bluetooth 4.1
  • Batteria: NP-FZ100 da 2.280 mAh
  • Dimensioni: 131,3 × 96,4 × 79,8 mm
  • Peso: 658 g circa

Partiamo da un presupposto, la Sony A7 IV è molto più simile per alcune caratteristiche alla Sony A7s III che al precedente modello A7 III: in primis la presenza del sensore Exmor R, formato Full Frame con risoluzione da 33 MP (contro i 24 della A7 III), retroilluminato e stabilizzato a 5 assi. Anche il processore d’immagine è cambiato: sulla A7 IV c’è il nuovo BIONZ XR come sulla A7s III.

Prime impressioni

Come detto la nuova Sony A7 IV appare in piena continuità con gli ultimi modelli Sony A7 (la R IV e la S III) e anche alla A1. Proprio agli ultimi modelli Sony la A7 IV rubacchia funzioni e soluzioni, creando un mix davvero interessante, soprattutto se teniamo conto che le macchine a cui attinge sono più costose o molto più costose.

La scelta del sensore con risoluzione da 33 Mpx, più alto dei classici 24 megapixel, oramai uno standard anche per le APS-C e per le full frame entry, ma non estrema come quelle della A1 (50 mpixel) o della A7R IV (61 mpixel): ci pare proprio una scelta bilanciata tra qualità e lecita aspirazione a non riempire schede e hard disk di pixel che finirebbero nella stragrande maggioranza dei casi per essere inutilizzati. La A7 IV è dotata di IBIS (lo stabilizzatore interno al corpo macchina) che lavora su cinque assi di correzione (oltre a quello X e Y, può correggere la rotazione su due assi e la rotazione sul piano): il risultato è migliorato rispetto alla A7 III e si passa da 5 a 5,5 stop di compensazione sui tempi di scatto.

Interessante poi l’impiego, che avevamo già visto sulla A1, della chiusura della tendina a protezione del sensore a macchina spenta, così da agevolare un cambio ottica maggiormente al riparo da polvere e sporchi.

Al servizio del processore un’accoppiata di due processori Bionz XR, proprio come si trova sulla A1 e sulla A7S III. E già da questo si può intuire che tipo di funzioni ci si può aspettare, sia sul fronte della raffica, che su quello dell’engine di autofocus, come anche nelle capacità di ripresa video.

Nello specifico, non colpisce tanto la frequenza di scatto a raffica (al massimo 10 fotogrammi al secondo) quanto la capacità di mantenere il ritmo: con la scheda CFExpress la A7 IV scatta più di 800 foto nella stessa raffica se si cattura jpg + RAW, che superano i 1000 se si opta per jpg + RAW compresso.

Siamo – anche in considerazione del tipo scheda di memoria – a più di un ordine di grandezza di miglioramento rispetto alla A7 III, che si fermava (ma con le SD Card UHS II) a 40 scatti RAW + jpg. La A7 IV, infatti, mantiene i due slot di memoria che contraddistinguono la famiglia full frame di Sony, ma solo uno è SD puro; l’altro è muticompatibile e accetta sia una classica SD card che una più performante CF Express.

Autofocus

Ritroviamo sulla Sony A7 IV l’autofocus che ci aveva entusiasmato sulla Sony A1: 759 punti per una copertura del 94%, con promessa di mantenere il tracking sul soggetto anche per movimenti repentini e imprevedibili; e soprattutto anche nella ripresa video. Inoltre, il bellissimo fuoco sull’occhio viene esteso anche agli uccelli (come già accaduto sulla A1), oltre a umani e animali in genere (tipicamente cani e gatti): un bell’incentivo per i fotocacciatori da bird watching che, per inseguire il proprio hobby, non sarebbero (giustamente) disposti a lanciarsi verso i 7000 euro e oltre della A1. La cattura di immagini compresse può anche essere fatta in HEIF 4:2:0 o 4:2:2.

Sezione Video

Sul fronte della cattura video, la Sony A7 IV assomiglia molto di più alla A7S III che alla precedente A7: innanzitutto la cattura video può avvenire anche a 10 bit, condizione necessaria a nostro avviso per permettere di girare con curve S-Log e permettere un grading efficace, che non crei solarizzazioni o altri artefatti solo per accedere a una gamma dinamica estesa. La Sony A7 IV promette oltre 15 stop di gamma dinamica girando in S-Log, stessa performance che avevamo già visto sulla flagship A1. A ulteriore vantaggio, arriva anche la possibilità di optare per un samping 4:2:2 e non il 4:2:0 utilizzato dalla A7 III, il che fa piacere molto di più questa nuova release anche ai videomaker professionisti. Gli stessi che, per lavori particolarmente qualitativi, a patto di accettare il bitrate ben più alto, possono scegliere una compressione non interframe, quindi confinata al singolo fotogramma, con un visibile vantaggio in termini di riduzione degli artefatti.

Ergonomia

Anche l’ergonomia richiama da vicino la A7S III e le messe a punto del design pensate proprio per i creatori video: il display, per esempio, è quello capace di allargarsi sull’esterno della macchina e ruotare su se stesso per mostrarsi chiaramente alla persona inquadrata, funzione chiave per i videomaker. Sulla A7 III non c’era invece possibilità di ruotare il display ma solo di inclinarlo un po’ verso l’alto o verso il basso per una ripresa da un punto ribassato o rialzato rispetto agli occhi.

Con la nuova Sony A7 IV si può effettuare lo stesso movimento dopo aver allargato il display sull’esterno.

Allo stesso modo viene adottato il tasto di avvio/stop della registrazione video in bella mostra nella parte superiore del corpo, ben più usabile di quello che si ritrova sulla A7 III, posizionato vicino all’oculare e decisamente poco raggiungibile.

Menù

Sulla Sony A7 IV viene adottato il nuovo menù grafico e dotato di una serie di chiavi colore che aiuta di molto la navigazione. Inoltre, la migliore organizzazione dei contenuti, semplifica l’utilizzo.

Ma fino a un certo punto: il menù resta ancora troppo complicato, soprattutto per chi proviene dal mondo video professionale. Anche se va riconosciuto che le impostazioni configurabili sono talmente tante che è difficile trovare un modo per rendere i menù più razionali.

Il mirino oculare OLED migliora e tanto, sfiorando i 3,7 milioni di punti (ricordiamo che, per tradizione, i display delle fotocamere sono indicati per numero di subpixel e non di pixel), il che vuole dire il 60% in più della A7 III. Siamo però lontani dagli oltre 9 milioni del mirino di A1 e A7S III.

Connessioni

I videomaker saranno felicissimi di festeggiare l’addio della delicatissima micro HDMI: si passa a un’uscita HDMI a formato pieno, bella solida e molto più adatta alla connessioni di monitor esterni.

Non c’è la presa ethernet come nella A1, ma la USB-C presente è 3.1 e compatibile con i dongle USB-Gigabit Ethernet per il trasferimento rapido al un server FTP. La presa USB, come oramai accade nelle ultime fotocamere Sony, è utilizzabile anche per fare streaming diretto una volta collegata al PC (4K a 15p o Full HD a 60p), senza necessità di nessun software aggiuntivo. Rimanendo in quest’ambito, va segnalata che è migliorata la sezione di connessione con smartphone e PC: il collegamento tra macchina e app su smartphone può ora rimanere attivo anche durante il funzionamento della macchina permettendo così lo scaricamento automatico sul telefono dello scatto o di una miniatura dello stesso; è possibile effettuare la medesima operazione anche puntando a un server FTP, configurabile a menù, anche attraverso la rete Wi-Fi a 5 Ghz, la rete ethernet (con il citato dongle) o anche via tethering collegando uno smartphone via USB.

L’app Sony può ovviamente essere utilizzata anche per controllare lo scatto, con il vantaggio di poter sfruttare lo schermo touch per indicare il punto di fuoco, sia nelle foto che soprattutto nella ripresa video: il “focus puller” così può controllare il fuoco a distanza e vedere in tempo reale il “quadratino” del punto di fuoco attivo al momento, proprio come si vede nel display o nel mirino.

Prezzo

Il prezzo di partenza della Sony A7 IV è di Euro 2.800,00. In kit con l’obiettivo Sony 28-70 mm F3.5-5.6 è proposta al pressi di Euro 3.000.

 

Fonti:

  • Sony Italia
  • Amazon Italia
  • dday.it

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