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Paypal, account chiusi e crollo in Borsa

Il colosso dei pagamenti online, Paypal, negli ultimi tempi non se la sta passando tanto bene, visto che a cavallo della fine del 2021 e dell’inizio 2022, si è registrato un calo pesantissimo sul valore delle sue azioni, diminuite di circa un 25% rispetto al valore massimo.

A fare da spinta verso questa discesa azionaria di Paypal è stata soprattutto la necessità di dover chiudere un numero clamoroso di account, circa 4,5 milioni, aperti soprattutto sfruttando un’azione di marketing messa in atto dall’azienda (che offriva un bonus immediato di 10 dollari ai nuovi iscritti) ma che in gran parte venivano utilizzati per scopi fraudolenti.

A causa, dunque, di questo rallentamento nell’apertura dei conti correnti (la Società statunitense aveva come obiettivo arrivare a 750 milioni di account attivi entro il 2025, cosa che al momento non sembra per niente essere plausibile) e di una congiuntura economica mondiale (che nell’ultimo periodo ha visto tornare molto in auge l’acquisto al negozio sotto casa più che quello online), gli investitori avrebbero deciso di migrare verso altri lidi che, in prospettiva, potrebbero essere più remunerativi.

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