Una Intelligenza Artificiale si sta candidando per la posizione di Customer Care Specialist presso le aziende italiane

I responsabili delle risorse umane di numerosi siti web segnalano di aver ricevuto la candidatura spontanea di una Customer Care Specialist molto particolare. La candidatura, completa di lettera di presentazione e CV allegato, riporta non solo le competenze della candidata ma anche alcune delle sue esperienze pregresse, tutte reali e verificabili.

Nella sua lettera di presentazione, la candidata dichiara di avere eccellenti capacità di comunicazione e abilità nel rispondere alle esigenze dei clienti empatizzando con ciascuno di essi. La capacita di empatizzare è data dalla sua particolare «[…] capacità di analisi della sentiment» dei suoi interlocutori che «[…] permette di stabilire un rapporto empatico con loro, ponendo sempre attenzione alle loro esigenze e fornendo soluzioni tempestive ed efficaci». Tutto ciò «[…] senza alcuno stress, anche in situazioni di forte pressione».

Dal CV di Laila si evince poi che si tratta di una operatrice di customer care con «[…] più di 5 anni di esperienza in aziende B2C e B2B operanti online negli ambiti retail e service». Si tratta infatti di oltre 50 siti web, divisi tra corporate ed e-commerce, ma la particolarità che la contraddistingue è che Laila è tutt’oggi operativa su tutti e 50 i siti web in questione ed a ciascuno di essi garantisce istantaneità di risposta e operatività 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

La candidata si chiama Laila, ha gli occhi azzurri, ha i capelli rossi, non ha un cognome e come luogo di residenza ha indicato “Cyberspazio”.

Chi è Laila veramente?

Laila non è un essere umano ma un’intelligenza artificiale in grado di interagire con le persone in chat ed assolvere al ruolo di Customer Care Specialist per qualsiasi sito web. Prodotta da un’azienda italiana specializzata in tecnologie per l’innovazione, Laila consente alle piccole realtà di dotarsi di un customer care efficace, a costi molto contenuti, di molto inferiori a quelli che sarebbero necessari per attrezzarsi con un customer care tradizionale.

Interpellata, l’azienda responsabile del progetto Laila respinge l’accusa di sviluppare una forma di automazione che riduce i posti di lavoro. In una nota ufficiale l’azienda dichiara: «Molti esperti del settore stimano che l’automazione e l’intelligenza artificiale potrebbero sostituire circa il 10-20% dei posti di lavoro attuali entro il 2030, ma è altresì importante notare che le AI hanno il potenziale per creare nuove opportunità di lavoro in settori come la programmazione, la ricerca e lo sviluppo. Dietro progetti tecnologici come Laila ci sono competenze importanti che arricchiscono il patrimonio industriale italiano e, in quanto tali, vanno incoraggiati e sostenuti».

L’auto-candidatura di Laila rientra in una strategia di marketing che vuole attirare l’attenzione proprio delle piccole e medie imprese sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie per vincere la competizione con colossi come Amazon ed eBay.

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